Altri Due Indagati nell’Inchiesta sul Naufragio del Bayesian
L’inchiesta sul tragico naufragio del veliero Bayesian si allarga, con nuovi sviluppi che complicano ulteriormente una vicenda già carica di dolore e responsabilità. Il 19 agosto scorso, il veliero di 56 metri è affondato al largo delle coste palermitane, travolto da una violenta tempesta che ha portato alla morte di sei persone, tra cui il magnate inglese Mike Lynch e sua figlia Hannah. Le indagini, finora concentrate sul comandante James Cutfield, indagato per naufragio colposo e omicidio colposo plurimo, ora coinvolgono anche altri membri dell’equipaggio.
In particolare, nel registro degli indagati è stato iscritto l’ufficiale di macchine, Tim Parker Eaton, a cui si contesta di non aver garantito il corretto funzionamento dei dispositivi di sicurezza che avrebbero potuto evitare l’allagamento della sala macchine e il conseguente blackout dei motori. Questo guasto avrebbe impedito all’imbarcazione di reagire alla tempesta che la colpiva a soli 400 metri dal porto di Porticello.
Nuovi Sospetti sul Primo Ufficiale e sul Marinaio di Guardia
Le responsabilità non si fermano qui. Le autorità stanno valutando anche le posizioni del primo ufficiale, Tjis Koopmans, e del marinaio di guardia in plancia, Matthew Griffiths, entrambi già al centro delle indagini. Koopmans, olandese, è accusato di non aver predisposto, insieme al comandante Cutfield, le misure necessarie per evitare il naufragio. Griffiths, inglese, avrebbe invece mancato di dare tempestivamente l’allarme per l’arrivo della bufera che ha poi travolto il Bayesian.
Questi nuovi sviluppi stanno rallentando ulteriormente l’esecuzione delle autopsie sui corpi delle sette vittime, un adempimento che continua a essere rimandato. La necessità di chiarire l’elenco degli indagati, che hanno il diritto di nominare consulenti per assistere agli esami autoptici, ha portato a ulteriori ritardi in un’indagine già complessa e dolorosa.
Il Dramma del Capitano: Lacrime e Silenzio davanti al PM
In questo scenario, il comandante James Cutfield ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere durante l’interrogatorio davanti al PM Raffaele Cammarano, presso la Procura di Termini Imerese. Cutfield, profondamente provato dalla tragedia, non è riuscito a trattenere le lacrime, dimostrando la sua commozione e il peso del dramma che si è consumato sotto il suo comando. Secondo quanto riferito dai suoi legali, Giovanni Rizzuti e Aldo Mordiglia, il comandante ha optato per il silenzio per due ragioni principali: da un lato, lo stato di shock in cui si trova, e dall’altro, la necessità per la difesa di acquisire ulteriori dati e informazioni per costruire una linea difensiva adeguata.
Il Capitano in Attesa del Passaporto per Lasciare l’Italia
Nonostante le gravi accuse a suo carico, Cutfield non ha l’obbligo di rimanere a disposizione dell’autorità giudiziaria in Italia e sarebbe in attesa del rilascio di una copia del passaporto per lasciare il paese. Questa possibilità, tuttavia, potrebbe suscitare polemiche, dato il coinvolgimento diretto del comandante nella tragica vicenda e l’attesa di giustizia da parte delle famiglie delle vittime.
Le Contestazioni dei Magistrati: Cosa è Andato Storto a Bordo del Bayesian?
Le contestazioni mosse dai magistrati riguardano aspetti cruciali della sicurezza a bordo del Bayesian. A Tim Parker Eaton, l’ufficiale di macchine, viene imputata la mancata verifica del funzionamento dei dispositivi di sicurezza che avrebbero dovuto chiudere i portelloni e attivare i compartimenti stagni, prevenendo così l’allagamento della sala macchine. Questo allagamento ha causato il blackout totale dell’imbarcazione, rendendo impossibile l’utilizzo dei motori per affrontare la tempesta.
Al primo ufficiale, Tjis Koopmans, si contesta di non aver predisposto le misure necessarie per evitare il naufragio, un’accusa che condivide con il comandante Cutfield. Infine, il marinaio Matthew Griffiths è accusato di non aver lanciato l’allarme tempestivamente, privando così l’equipaggio di minuti preziosi per prepararsi all’impatto della tempesta.
La Dinamica dell’Incidente: Un Naufragio che Poteva Essere Evitato?
Secondo le prime ricostruzioni fornite dagli inquirenti, il naufragio del Bayesian si è consumato in pochi, drammatici minuti. Il veliero è affondato rapidamente, trascinando con sé sette delle 22 persone a bordo fino a 50 metri di profondità. La tragedia si è verificata nonostante la presenza di un’altra imbarcazione, il veliero olandese Sir Robert Baden Powell, che si trovava nelle vicinanze e che è riuscito a governare durante la tempesta, salvando le 15 persone cadute in mare. Tra i sopravvissuti, anche Angela Barcares, proprietaria della società armatrice del Bayesian e moglie del magnate Mike Lynch, morto nell’incidente insieme alla figlia Hannah, di soli 18 anni.
Il Confronto tra gli Avvocati e i Magistrati: Un Quadro Ancora da Definire
Gli avvocati di Cutfield hanno sottolineato la necessità di tempo per elaborare una strategia difensiva adeguata. “Per poter articolare una linea difensiva compiuta, completa e corretta abbiamo bisogno di acquisire una serie di dati che al momento non possediamo”, hanno dichiarato. Questo approccio si scontra con la necessità dei magistrati di fare luce su quanto accaduto, per capire se la tragedia poteva essere evitata e chi ne porti la responsabilità.
Conclusioni: Un Caso che Richiede Giustizia
Il naufragio del Bayesian rappresenta una tragedia di proporzioni enormi, non solo per la perdita di vite umane, ma anche per l’impatto emotivo e legale che ha suscitato. Le indagini proseguono in un clima di tensione, con nuovi indagati e accuse sempre più gravi. Mentre il comandante Cutfield si prepara a lasciare l’Italia, le famiglie delle vittime chiedono giustizia per i loro cari. La verità su cosa sia realmente accaduto quella notte terribile è ancora lontana, ma ogni passo avanti nelle indagini avvicina alla risoluzione di un caso che ha sconvolto non solo le comunità coinvolte, ma l’intero mondo marittimo.