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Omicidio di Sharon Verzeni: Nuove tracce dai filmati di sorveglianza e prelievi del DNA anche su donne

L’indagine sull’omicidio di Sharon Verzeni, avvenuto il 30 luglio in via Castegnate a Terno d’Isola, sta assumendo contorni sempre più complessi. Nelle ultime settimane, gli inquirenti hanno analizzato una vasta quantità di filmati di sorveglianza, che potrebbero rivelare la presenza del killer o di testimoni chiave. Inoltre, i prelievi di DNA sono stati estesi anche a donne, un segnale che indica la volontà di esplorare ogni possibile pista.

Una notte fatale: testimoni e sospetti in via Castegnate

Nella notte dell’omicidio, via Castegnate non era deserta. Pedoni, ciclisti e automobilisti sono stati immortalati dalle telecamere di sorveglianza in un orario compatibile con il delitto. Sebbene il numero esatto delle persone filmate rimanga riservato, gli investigatori confermano che si tratta di diverse figure di interesse. In questa cerchia ristretta potrebbe nascondersi l’assassino, o almeno qualche testimone che potrebbe fare luce sull’identità dell’aggressore.

Sharon Verzeni, uscita di casa poco dopo la mezzanotte su consiglio della sua dietologa, ha incontrato il suo destino in quella stessa via. Alcuni passanti si sono trovati di fronte alla scena dell’aggressione, pochi istanti dopo che la vittima aveva chiamato il 112 per chiedere aiuto. Una ragazza, visibilmente scossa, è stata la prima a vedere Sharon ancora in piedi, ferita ma cosciente. La giovane ha continuato a camminare senza fermarsi, ma è tornata poco dopo, trovando due fidanzati che stavano già soccorrendo la donna, ormai a terra. Nessuno di loro ha visto il colpevole fuggire, alimentando l’ipotesi che l’aggressore si sia nascosto nelle vicinanze.

Indagini in corso: prelievi di DNA e l’analisi dei filmati

Le indagini proseguono senza sosta, con l’obiettivo di identificare tutte le persone presenti nella zona nelle ore cruciali. Più di 60 telecamere hanno catturato immagini che potrebbero rivelarsi decisive, ma il processo di analisi è lungo e complicato. Non tutti i filmati sono di buona qualità: le immagini sfocate e la scarsa illuminazione notturna rendono difficile identificare chiaramente i volti e le targhe dei veicoli.

Gli investigatori stanno cercando di dare un volto e un nome a ciascuno di coloro che hanno percorso via Castegnate tra mezzanotte e l’ora dell’omicidio. Il compito è arduo, soprattutto per quanto riguarda i ciclisti e i pedoni, che sono più difficili da identificare rispetto agli automobilisti. Si cerca di individuare dettagli nell’abbigliamento e nei tratti somatici che possano corrispondere a persone registrate all’Anagrafe, mentre chi non lo è viene indagato attraverso le sue frequentazioni.

I carabinieri stanno anche conducendo prelievi di DNA su un ampio gruppo di persone, non solo sui residenti di via Castegnate. Questa operazione include anche le donne, segno che gli inquirenti non escludono nessuna ipotesi, nemmeno quella di un’aggressione femminile. Finora, nessun DNA significativo è stato trovato sui vestiti o sul corpo della vittima, ma il campionamento continua a ritmo serrato, nel tentativo di escludere persone estranee al delitto e di restringere il cerchio dei sospettati.

Un omicidio complesso: l’assassino potrebbe essersi nascosto a lungo

La dinamica dell’omicidio di Sharon Verzeni suggerisce che il killer potrebbe essere rimasto in via Castegnate già prima dell’arrivo della vittima. Dopo l’aggressione, non è escluso che l’assassino si sia nascosto per un po’ di tempo prima di allontanarsi dalla scena del crimine. Questa possibilità spiega perché le indagini si concentrino non solo sugli istanti dell’attacco, ma anche sulle ore precedenti e successive.

Il palazzo al civico 29 di via Castegnate, con il suo ampio giardino e gli alberi che potrebbero aver offerto un nascondiglio, è uno dei punti focali dell’indagine. La vasta quantità di filmati da analizzare include non solo quelli delle telecamere più vicine, ma anche quelli delle vie adiacenti, nella speranza di ricostruire il percorso del killer e di trovare qualche dettaglio che possa dare una svolta decisiva al caso.

Conclusioni: una ricerca di verità ancora in corso

Le indagini sull’omicidio di Sharon Verzeni sono ancora lontane dalla conclusione, ma gli inquirenti non lasciano nulla di intentato. Il lavoro meticoloso di analisi dei filmati, combinato con i prelievi di DNA su un vasto campione di persone, compresi i potenziali testimoni e le donne, dimostra la determinazione delle forze dell’ordine nel risolvere questo misterioso delitto.

Mentre Terno d’Isola cerca di tornare alla normalità, l’ombra di questo omicidio irrisolto continua a gravare sulla comunità. La speranza è che, con il progredire delle indagini, emergano nuovi elementi che possano finalmente portare alla cattura dell’assassino e a fare giustizia per Sharon Verzeni.

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